Guardarsi negli occhi intensamente, parlarsi e ritrovare lo spirito. Il derby è stata una batosta importante per l'Inter di Leonardo, la sveglia che suona mentre il sogno stava filando come desideravi da tempo. C'era chi non ci credeva come Wesley Sneijder, che continuava a ripetere quel "non possiamo perdere", chi ha preferito non parlarne neanche, ma un intento comune c'era, c'è e ci sarà, quello di volersi rialzare immediatamente dopo il 3-0 nella stracittadina. E da qui è nato, quasi spontaneo, l'incontro di quest'oggi nel corso della seduta d'allenamento ad Appiano tra Leonardo e i suoi uomini, con i senatori in cattedra al fianco del tecnico brasiliano. La parola d'ordine è stata ripartire, perché manca ancora tanto e c'è anche una Champions League da giocare. L'Inter è campione di tutto, deve difendere le proprie vittorie e non può essere una sconfitta a tagliare le gambe al gruppo più solido d'Europa. I vari Materazzi ed Eto'o non hanno esitato, prendendo la parola e spingendo sull'acceleratore. L'Inter non deve mollare e non mollerà.

Insomma, sono bastati pochi minuti per rialzare la china. E' il momento di lavorare ancor più duramente a fari spenti, lasciando le copertine al Milan e pensando ai propri impegni, come quello di martedì sera con lo Schalke, in Champions, quell'appuntamento che i cugini non avranno. Il summit odierno infiammerà il cuore del gruppo, che già contro i tedeschi scenderà in campo con la voglia di spaccare il mondo e dimostrare chi è l'Inter veramente. Bisognerà scatenare un putiferio, con la stessa grinta che soltanto i più forti hanno dentro di sè per spazzare via le critiche talvolta esagerate e le prime voci su Leonardo, da prendere solo ed unicamente come ridicole. Pensare a se stessi, andare avanti a testa alta e non mollare mai. Il messaggio che arriva è chiaro, l'Inter c'è ancora e non morirà mai.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 03 aprile 2011 alle 19:35
Autore: Fabrizio Romano
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