Nicola Rizzoli gestisce la partita permettendo tantissimo. Il Milan, carico agonisticamente, ne affonda a piene mani. Una direzione non certo salda, quella del fischietto di Bologna. Vero che il Milan meriterebbe il rigore per fallo di mano di Maicon (anche se non propriamente volontario), ma è pur vero che i destinatari dei gialli hanno un solo colore di maglia, quello nerazzurro. Zambrotta, Van Bommel, Boateng e Gattuso vengono graziati. Maicon becca il cartellino subito per fallo su Robinho, da dietro: l’azione fallosa del nerazzurro è uguale a quella per cui Rizzoli non ammonisce il terzino sinistro del Milan, per fallo da dietro ai danni di Pandev. Nel finale di primo tempo la terna poi non vede un’entrata fallosa di Nesta su Sneijder, alquanto netta. Abbiati respinge un colpo di testa di Motta: la palla sembra essere più dentro che fuori, ma nemmeno le immagini chiariscono l’accaduto che rimane di difficile giudizio.

Nel secondo tempo, il bolognese compie gli errori decisivi: Pato lo inganna in occasione del rosso a Chivu. Il brasiliano viene sì toccato, ma non fa nulla per rimanere in piedi e si lascia cadere, consapevole che non avrebbe raggiunto il pallone, nelle braccia di Julio Cesar. Quando c’è un azione del genere, la sensazione non basta. Ci deve essere sicurezza, una sicurezza che in questo caso non sembrava essere reale al 100%. Sbaglia anche l’assistente, che non vede il fuorigioco del numero 7 rossonero, nell’occasione del 2-0 milanista. La festa viene completata col rigore per fallo di Zanetti su Cassano: il tocco c’è ma è molto veniale e il barese si lascia andare con troppa facilità.
 

Sezione: News / Data: Dom 03 aprile 2011 alle 08:54
Autore: Alberto Casavecchia
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