La storia di Yuto Nagatomo all'Inter inizia... dalla fine. Dulcis in fundo, in chiusura di mercato invernale, dal Cesena arriva il nipponico tra uno scetticismo degli scarsi conoscitori misto a un'ombra di simpatia per il primo giapponese della storia dell'Inter. Prestito con diritto di riscatto fissato a 4 milioni, con il Bambino Santon relegato in prestito secco dalle parti del 'Manuzzi' per ritrovare lo smalto di un tempo. Ebbene, Nagatomo in questo primo mese di Inter si è comportato non bene, ma in maniera quasi splendida. Bisogna considerare diversi fattori sottovalutati dai più: Yuto ha difficoltà con la lingua italiana, e seppur agevolato da Leonardo che parla giapponese ha dovuto comunque inserirsi con un ostacolo serio. Serio come può essere per un qualsiasi giocatore proveniente da una realtà di provincia l'impatto con l'Inter, soprattutto per uno come Nagatomo che è diventato calciatore professionista nel Tokyo solo pochi anni fa. Tanti fattori a complicargli il percorso, nessuno ha influito nel perfetto avvio che Yuto sta vivendo in nerazzurro: anche i più scettici si stanno affezionando a lui, un soldatino sempre attento in fase difensiva e preziosissimi quando si tratta di creare pericoli seri in fase offensiva.

Destro e sinistro senza differenza, corsa instancabile e un'abilità non indifferente nel crossare - evidenziata anche contro la Sampdoria, con un cliente non semplice come Ziegler di fronte - che garantiscono applausi alla società che se lo è assicurato, preferendolo a tante altre ipotesi, e al Cesena, Ficcadenti in particolare, che lo hanno portato in Italia. Yuto è un'arma importantissima, l'affare ideale: Santon ultimamente non aveva più sicurezza, Nagatomo è sempre sceso in campo con determinazione rivelandosi un uomo di affidabilità certa in qualsiasi situazione. Preziosissimo a Firenze contro i viola, impeccabile nella gara interna contro il Cagliari, addirittura tra i migliori a Genova domenica sera anche sulla corsìa destra, sostituendo l'assente Maicon con un primo tempo ottimo in fase di spinta ed una ripresa di attenzione e qualche discesa davvero consistente. Un giocatore moderno, intelligente, capace di rivestire più ruoli e grande cultore del lavoro. In allenamento come in campo Yuto non si ferma mai, e si dà sempre da fare con il sorriso sulle labbra, tanto da essersi già preso la palma di burlone del gruppo.

Siamo solo all'inizio del suo percorso con l'Inter, ma con questi ritmi Nagatomo resterà a lungo una carta importantissima per Leonardo e un laterale dal futuro assicurato per il club nerazzurro. Come Mario Sakamoto - giornalista nipponico molto vicino alle vicende di Yuto - assicurò a FcInterNews.it in tempi non sospetti, l'Inter riscatterà con certezza Nagatomo dal Cesena e non ha potuto chiudere per il trasferimento definitivo a gennaio solo per questione di transfert dal Giappone non arrivato in tempo. Quattro milioni per un giocatore così ci stanno tutti, il suo futuro è già scritto, e sarà legato ai nostri colori. Un affare capolavoro per il quale vanno fatti i complimenti a Branca, Ausilio e tutti gli altri dirigenti del 'dietro le quinte': ma adesso lasciamo lavorare il piccolo Samurai, senza caricarlo di troppe pressioni, e continuerà a zittire chi con troppa leggerezza credeva che il suo acquisto potesse essere solo una trovata mediatica. Per informazioni, chiedete a chi se lo è trovato di fronte...

 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 02 marzo 2011 alle 11:00
Autore: Fabrizio Romano
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