Le ruggini di Calciopoli continuano a stridere nei rapporti tra Inter e Juventus. Il difensore nerazzurro Marco Materazzi è intervenuto questa sera sull'argomento durante le registrazioni del Chiambretti Night, che FcInterNews.it seguirà per riportarvi le dichiarazioni del numero 23 nerazzurro. ''La Juve rivuole gli scudetti? Non devono chiederlo a noi, Io glielo ridò volentieri. Io mi riprenderei quello perso il 5 maggio 2002". Il giocatore dell'Inter ha aggiunto che in "quattro o cinque partite precedenti alla sfida contro la Lazio c'è stato qualcosa di poco chiaro. Se è cambiato il vento? Non entro nel merito della questione gli arbitri possono sbagliare. Morganti non ha visto un rigore su Cambiasso a Udine. Chiunque può avere dei cali di forma". Poi, su Rafael Benitez: "Ormai è acqua passata. Non ho il dente avvelenato con lui perché giocavo poco - chiarisce - ho 37 anni e anche con Mourinho finivo spesso in panchina. Quello che non andava l'ho detto anche nello spogliatoio, in un gruppo solido bisogna prestare più attenzione a chi non gioca piuttosto che agli undici che scendono in campo". A chi gli chiede se Benitez fosse antipatico anche a Moratti visto che gli acquisti invocati dal tecnico sono arrivati solo dopo la sua partenza, 'Matrix' risponde: "Questo dovete chiederlo al presidente, ma credo che Moratti sia stato di parola e abbia fatto la campagna acquisti che aveva promesso".

Ecco le altre domande da Corriere.it:


E' vero che nel gennaio 2006 lei doveva andare al Milan?
«Sì, è vero, stavo per andare al Milan perché c'era un allenatore (Mancini ndr) che non mi faceva giocare all'Inter e avevo un mercato da preparare. E io non volevo andare al Bologna o al Lecce. La firma sul contratto, però, non c'era. Brambati dice che aveva quel contratto con la firma? Non è vero. Gli ho detto di portare quel contratto e che gli avrei dato tutti i soldi di quell'ingaggio. Non lo ha mai fatto».

E su Mourinho?

''Mi sentivo già un paio di mesi prima della partita di Madrid che sarebbe andato via, gli dicevo spesso di rimanere e però vedevo che aveva scelto di affrontare una nuova sfida dopo aver vinto tutto.

Perché hai fatto tanti falli cattivi?
«Non ho mai fatto male a nessuno, mentre io sono uscito più volte in barella».

Di botte però ne ha anche prese anche se Costacurta una volta disse “c'è una taglia su Materazzi”.
«Una volta mi disse «metterò una taglia su di te» quando durante una partita a Perugia feci male a Maldini e Dugarry. Ho provato anche confrontarmi con lui, ma nonostante vivessimo entrambi a Milano non ce n'è mai stata l'occasione. Mi ha sempre ribadito il discorso della taglia. Eppure anche Costacurta ha fatto molti falli (scorrono le immagini dei falli di Costacurta). Io non sono un santo, ma neppure un finto prete. E le immagini di certi suoi interventi sono eloquenti. Volevamo vincere entrambi».

Sa che la mamma di Zidane vorrebbe i tuoi attributi su un piatto in salotto...
«Io non vado in Francia».

Quella volta in cui ha offeso Zidane l'ha combinata grossa.
«Ho perso mia madre che era giovane e non mi permetterei mai di offendere la madre di qualcun altro. Semmai la sorella... Io ce l'ho...»

Quante possibilità ci sono che l'Inter raggiunga il Milan?
(ironico) «Poche»

Dopo un derby lei si è messo la maschera di Berlusconi. Perché lo ha fatto?
«Sono andato a fare la spesa con i miei figli al supermercato e ho detto loro «se vinciamo me la metto in campo». L'ho fatto. Era meglio se mia moglie non mi mandava a fare la spesa... Comunque con Berlusconi ne abbiamo riso».

Se suo figlio le chiedesse cos'è la violenza cosa risponderebbe?
«La violenza è la quotidianità. Basta accendere il televisore per capirlo e guardare il Tg5. Come risolvere la questione? Spegnendo la televisione».

Perché quella maglietta il giorno della finale di Champions con su scritto “rivolete anche questa?”
«Rivogliono tutti i nostri scudetti, gli ridiamo anche questa coppa...»

Perché non restituite quello scudetto?
«Non lo devono chiedere a noi. Non è nostro? Julio Cesar lo restituirebbe? E io mi riprenderei quello del 2001-02. Il 5 maggio abbiamo perso noi sul campo, ma 4-5 partite prima era successo qualcosa di poco chiaro. A Venezia e con il Chievo a Verona, intendo».

E quello striscione di Ambrosini durante i festeggiamenti della loro Champions, con la scritta “Lo scudetto mettilo nel c...”?
«Qualche anno dopo visto che c'era posto ci ho messo anche la Champions...»

Quanti tatuaggi hai?
«Non li conto più».

Il tatuaggio è machismo?
«Una volta andavano di moda, io li faccio perché ho spazio e mi piacciono».

Lei ha mai visto un gay nel mondo del calcio?
«Io non avrei problemi a tenerlo nello spogliatoio. Sono persone come noi».

Se fossi un presidente che allenatore sceglierebbe per la sua squadra?
«All'Inter spero resti Leo, se poi dovessimo fare un'accoppiata Mou e Leo sarebbe il massimo».

Senti più la mancanza di Mou o di Bobo?
«Con Bobo ridevamo molto. Tra noi è rimasto un affetto che ci ha tenuti uniti nelle sconfitte».

Durante la puntata, poi, FcInterNews.it evidenzia altre risposte del difensore. "Chivu ieri sera ha fatto un brutto gesto, i suoi figli sicuramente vedranno come accaduto a me, ma devono sapere che il vero papà è quello che hai in casa". Perché Materazzi è amico di tutti? "Chi mi conosce, sa quanto sono buono. Gli altri invece giudicano solo". Sul celebre episodio con Cirillo: "Lui mi aspettò nel tunnel, dicendomi: 'Sei un coniglio, adesso scappi sei un figlio di pu******', a quel punto il mio scatto d'ira ci sta. Io sbagliai a dire di puntarlo perché scarso, ma mi sono comportato da uomo". I Mondiali del 2006: "Per me ho fatto tre gol in quell'occasione, conto anche quel rigore in finale. Quel pallone pesava cinque o sei chili...".

L'ormai celebre esultanza con Eto'o, con le buste, che significato ha? "Non posso dirlo, se vinciamo qualcosa quest'anno lo dirò. E' una cosa molto seria, che per noi è scherzosa ma che per altre persone potrebbe risultare fastidiosa". Sull'abbraccio con Mourinho post-finale di Madrid: "Devi viverle certe emozioni. Pensate cosa avreste detto se avessimo perso...".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 04 febbraio 2011 alle 21:47 / Fonte: Gazzetta.it - Corriere.it
Autore: Fabrizio Romano
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