Sembrava solo questione di tempo, invece non è proprio così. Alexis Sanchez all'Inter è un'operazione tutt'altro che sicura, come si è capito anche dalle parole dell'a.d. Paolillo in giornata. "Di ottimi giocatori ce ne sono centinaia, bisogna vedere i prezzi", ha detto il dirigente nerazzurro, lanciando un chiaro segnale all'Udinese: se si rimane su più di 25 milioni senza volere contropartite in cambio, l'Inter difficilmente lancerà un serio assalto con questi cash al cileno. Poco fa, però, il presidente friulano Giampaolo Pozzo si è mostrato tutt'altro che intimorito: al Messaggero Veneto, il patron ha confermato che "il cileno non si muoverà fino a giugno.". Pozzo ha anche svelato che se fosse per lui, "Sanchez starebbe qui ancora un anno. Ma quando il mercato chiama in maniera importante, si sa, è impossibile tenere duro". Un'apertura chiara per l'estate, ma l'Inter non ha più tanto tempo: le prestazioni esorbitanti del Nino Maravilla hanno richiamato l'attenzione di Chelsea, Manchester City, United e secondo delle voci addirittura Barcellona. Una concorrenza non simpaticissima da fronteggiare. E successivamente, arrivano altre parole di Pozzo, stavolta a Sky: "Sanchez vale molto più di 20 milioni. L'Inter è interessata ma non cediamo a metà campionato, c'è il Chelsea ed abbiamo parlato di cifre vicine ai 30 milioni, voglio questa cifra se non di più".

Il club nerazzurro dunque, se non vuole lasciarsi sfuggire questo autentico gioiello che gioca non solo da ala ma anche da trequartista ed ha un'età favorevolissima, dovrà iniziare a gettare seriamente le basi per un'operazione a giugno sin da adesso, sperando nella collaborazione dell'Udinese che potrebbe attendere l'estate per far impennare ancora il prezzo. D'altronde, le pretendenti a Sanchez sono tante e di valore, ma il giocatore vuole rimanere in Italia e un'offerta dell'Inter sarebbe più che gradita. Adesso però restano da chiarire i termini della trattativa per giugno, altrimenti si rischia seriamente di far sfumare tutto con l'attesa e l'inserimento delle big: un talento così non può essere perso, ma neanche strapagato. Starà alla società fare la mossa più saggia.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 17 gennaio 2011 alle 13:49
Autore: Fabrizio Romano
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