L’arrivo di Leonardo all’Inter è la prima vera ‘reazione’ nerazzurra alle operazioni di mercato del Milan che hanno coinvolto giocatori che hanno lasciato il segno sull’altra sponda del Naviglio. I nomi più noti sono Vieri, Ronaldo e, il più ‘fresco’ e forse più antipatico, quello di Ibrahimovic, il cui apporto determinante al primato rossonero aumenta l’amarezza nel vederlo con quella maglia addosso. Inoltre, se ci si mette anche l’ipotesi di vedere Balotelli al Milan in futuro, più volte ventilata e mai smentita, l’insofferenza nerazzurra raggiungerebbe livelli mai visti. I media, in questo contesto, amplificano questo derby fuori dal campo e cercano di attizzare piccoli ma significativi incendi, che si traducono in ‘sgarbi’ tra le milanesi.
NON CHIAMATELA PROVOCAZIONE - Per quanto dopo numerosi precedenti rossoneri anche l’Inter si sia data da fare in tal senso ingaggiando Leonardo, non ha molto senso definire questa operazione una provocazione nei confronti dei concittadini, dal momento che da tempo Moratti ha ammesso di stimare il brasiliano, anche quando questi era tesserato rossonero, senza mai negare che un giorno gli sarebbe piaciuto averlo in società. Allora si pensava nel ruolo di dirigente, mai ci si sarebbe aspettati che gli venisse addirittura affidato l’incarico di allenatore della squadra campione d’Europa e del Mondo in carica. La realtà però è questa e, checché ne pensino in via Turati, non si tratta di uno ‘sgarbo’ nei confronti del Milan. Il presidente nerazzurro ha messo subito le mani avanti, auspicando che l’arrivo di Leonardo non venisse interpretato così. Un invito a valutare con intelligenza l’ingaggio del brasiliano, senza lasciarsi andare a dietrologie o soffermarsi su particolari che in Corso Vittorio Emanuele giudicano irrilevanti. Se poi la tifoseria milanista prenderà di mira colui che per 13 anni ha contribuito alla storia recente della squadra rossonera, faccia pure.
LA MADRE DI TUTTI GLI SGARBI - Tornando al discorso dei media, è di oggi l’idea, a dir poco provocatoria, della Gazzetta dello Sport, secondo cui l’arrivo di Leonardo aprirebbe la strada a un altro ingresso nel club nerazzurro ancora più clamoroso: quello di Paolo Maldini. L’ex capitano del Milan, bandiera con la ‘B’ maiuscola (647 presenze in 25 anni di prima squadra dopo la trafila nelle giovanili), si è lasciato non troppo amichevolmente con una fetta del tifo rossonero, che nella sua ultima partita a San Siro lo ha preso di mira nel giorno del suo addio, facendogli pagare una stagione sotto tono da parte della squadra. Insomma, lo ha reso capro espiatorio, tanto da costringerlo ad aspettare l’ultima giornata del torneo 2008/09 a Firenze per ricevere gli applausi (dal pubblico di casa) che una carriera così meritava. In altre parole, fine dolorosa di un rapporto sempre meraviglioso e duraturo, con conseguente fastidio da parte di Maldini. L’idea di vederlo nella dirigenza dell’Inter appare assurda, secondo la Rosea si tratta solo di un pensierino che gira nella testa di Moratti, che come Leonardo stima l’ex capitano rossonero. Inoltre, vederlo in nerazzurro farebbe innervosire non poco qualcuno in via Turati. Nulla di concreto, al momento, Paolo Maldini, al di là della chiusura stonata di carriera, resta legatissimo al Milan, sua seconda famiglia, e non accetterebbe mai un’offerta, per quanto graditissima, da parte dei ‘cugini’.
SE LEONARDO CHIEDESSE KAKA'... - Diverso il discorso che riguarda Kakà, altra idea che sta prendendo piede nonostante al momento sia difficile da concretizzare. L’arrivo di Leonardo sulla panchina dell’Inter potrebbe favorire questa operazione, finora ‘spinta’ più dai media che dal club nerazzurro. Se davvero il nuovo allenatore facesse una richiesta esplicita a Moratti, il presidente valuterebbe la fattibilità dell’operazione con l’intento di rafforzare l’Inter, non certo di offendere il Milan. A Madrid, inoltre, il benestare di Mourinho semplificherebbe il tutto, sempre che il giocatore accetti la destinazione. Non è affatto scontato, infatti, che il suo cuore rossonero non gli impedisca di vestirsi con gli ‘altri’ colori milanesi. Ma trattandosi di una questione strettamente professionale, che gli permetterebbe di tornare protagonista dopo un anno e mezzo vissuto tra poche luci e molte ombre, compreso l’infortunio da cui si è ormai ristabilito, Kakà un pensierino serio potrebbe farcelo. Inoltre, il Real Madrid gira bene anche oggi che il trequartista è ai box e un suo addio sarebbe meno doloroso. Infine, Moratti vanta un credito di 6 milioni di euro nei confronti di Florentino Perez, ragione in più per sedersi a un tavolo e avviare il discorso. Si resta sempre nel campo delle speculazioni giornalistiche, sia ben chiaro. Finora nessuno dei protagonisti si è esposto pubblicamente ponendo fine alle voci, e anche se ciò avvenisse non sarebbe affatto la fine dei giochi, come il mercato del pallone insegna. In pratica, se davvero Leonardo avanzasse la richiesta di allenare il giocatore che lui stesso ha portato in Italia dal San Paolo, Moratti proverebbe ad accontentarlo. Se poi in casa Milan giudicassero questa trattativa un tentativo di ‘sgarbo’, se ne facciano una ragione e riflettano sui colpi messi a segno nelle ultime stagioni. Capiranno così di non essere senza macchia in questo derby fuori dal campo.
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