Proprio quando tutti stavano commentando il mutismo insolito di Massimo Moratti all'indomani della 'figura del cavolo' di Brema, il presidente nerazzurro ha rilasciato dichiarazioni non troppo rassicuranti circa il futuro di Rafa Benitez. Come si è notato dall'espressione nell'ultima intervista che vi riportiamo di seguito, infatti, Moratti sembra aver mal digerito la pesante sconfitta di ieri sera (con una vittoria, l'Inter sarebbe arrivata prima nel girone, facilitando di molto il proprio cammino per il prosieguo della coppa) e, non senza pessimismo, si proietta al Mondiale per Club. Un trofeo che sta assumendo sempre più i contorni di una scialuppa di salvataggio per Benitez, più che una coppa da voler vincere con qualità e serenità. Non il miglior viatico per tentare la scalata sulle vette del mondo calcistico.

"Non voglio creare problemi, né prima né durante il Mondiale per Club. Poi vedremo", riferisce il presidente, con riferimento nemmeno troppo velato alla panchina dell'alleantore spagnolo. "Come mi sento dopo i tre gol incassati a Brema? Mi sento un po' tradito, come sempre dopo una sconfitta. Non penso che le cose vengano fatto apposta, credo che il carattere non sia sufficiente per poter superare qualsiasi ostacolo. Avevo annusato qualcosa nei giorni precedenti alla sfida in terra tedesca, ma non credevo si facesse così male. La squadra è in difficoltà, ma deve tornare a girare come un orologio perfetto. Come, in parole povere, ha già dimostrato di saper girare. Ieri sera ci sono rimasto male come tutti gli interisti. Prendiamola come se fossimo particolarmente prudenti in vista del Mondiale, ma serve grinta e supporto anche fisico. Cosa ho detto ai giocatori? Non ero a Brema, dunque nulla.

Situazione Benitez. E qui la faccenda si fa piuttosto seria. "Manca un supporto psicologico importante alla squadra", attacca Moratti. "E' importante che Benitez abbia il polso della squadra per raddrizzare la situazione, anche perché, se si continua così, diventa difficile vincere il Mondiale. Dovrà tenere in mano la squadra e far funzionare tutto nel miglior modo. Ultimatum? No, ma è un obiettivo importante. Se in Champions incontriamo Mourinho? Quello è dopo, ora aspettiamo il Mondiale". Parole dure verso Benitez e lo staff tecnico. Ma se non è un ultimatum questo, poco ci manca.

Alessandro Cavasinni - Fabrizio Romano

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 08 dicembre 2010 alle 19:07 / Fonte: Sky
Autore: Alessandro Cavasinni
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