Appoggiare in pieno l'idea di un'Inter più italiana, senza però perdere di vista quanto di buono offre il mercato internazionale. Un progetto, suggerito sostanzialmente dalle ultime dichiarazioni di Mourinho, che potrebbe rappresentare la formula vincente in casa nerazzurra negli anni a venire. Qualcosa in più che un'idea, che stuzzica la mente degli uomini di mercato di Via Durini e contemporaneamente le fantasie dei tifosi, che sicuramente vedrebbero di buon occhio questa combinazione di elementi italiani di qualità combinati a campioni nati al di fuori dei nostri confini, meglio ancora se di giovane età, in modo anche da poter programmare su più anni.

Dando un'occhiata veloce a quelle che sono le esigenze attuali dell'Inter, risalta subito all'occhio come il settore che più ha bisogno di una "rivoluzione" sia quello del centrocampo, visto che l'elenco di giocatori, sicuri o probabili, è piuttosto lungo. Ecco, questa potrebbe essere l'occasione da prendere al volo per mettere in piedi una sorta di "laboratorio", dove iniziare a mettere le basi di questo nuovo progetto. Partendo dagli italiani, il nome forse più caldo è quello dell'udinese Gaetano D'Agostino, seguito a ruota da Angelo Palombo della Samp, ai quali si sono aggiunti nelle ultime ore quelli di altri giovani molto interessanti come Daniele Galloppa del Siena e Fabio Poli, giovane play del Sassuolo rivelazione della B. Nomi importanti, ai quali occorre integrare altri elementi. Si continua a seguire il fantasista del Werder Brema Diego, ma ci sono altri due nomi che potrebbero davvero fare al caso dell'Inter, perché rappresenterebbero innesti di assoluta qualità, e soprattutto perché dalla loro avrebbero anche la carta d'identità.

Il primo è quello di Cesc Fabregas, 22enne centrale spagnolo dell'Arsenal, un talento naturale abbiamo imparato a consocere l'anno scorso, quando fu protagonista indiscusso della sfida di San Siro col Milan in Champions prima e dell'Euro 2008 vinto dalle Furie Rosse di Aragones poi. Fabregas che al momento è ai ferri corti un po' con tutti, in Inghilterra, un'insofferenza nata da una serie di episodi che ne hanno minato la serenità, su tutti le accuse del manager dell'Hull City di aver sputato verso un suo giocatore. Situazione delicata, alla quale pare che l'Arsenal voglia rimediare dandogli via libera (si parla di Felipe Melo come possibile sostituto). Il secondo nome è quello di Marek Hamsik, anche lui classe 1987, attualmente nelle fila del Napoli, ma da tanto tempo nella lista dei desideri di José Mourinho, che farebbe di tutto per vederlo in nerazzurro. Già quest'estate l'Inter tentò di convincere il Napoli, trovando però sempre il secco rifiuto del presidente De Laurentiis. Però adesso le carte in tavola sembrano essere cambiate, e in casa partenopea pare esserci una maggiore disponibilità a trattare, sebbene comunque il prezzo di partenza non si preannunci proprio di favore.

Si tratta di due obiettivi sicuramente di alto livello, ma per ottenere i quali bisogna comunque sconfiggere una forte concorrenza: per Fabregas, soprattutto da parte dei club spagnoli che vogliono riportare a casa il loro gioiellino costi quel che costi, mentre su Hamsik c'è anche l'interessamento della Juventus, che vede in lui il sostituto perfetto di Pavel Nedved. Ma i mezzi, specie economici, per convincere entrambi a sposare il progetto Inter, al club di Via Durini non mancano. Anche perché entrambi porterebbero davvero molto in più all'Inter: Fabregas con la pulizia delle sue geometrie e la visione di gioco sopraffina che ne fanno un autentico leader in campo, Hamsik con le sue spettacolari progressioni sulla fascia e l'abilità nelle incursioni offensive. Il tutto unito alla freschezza di due ragazzi appena ventenni che potrebbero davvero fare le fortune dell'Inter per molto tempo. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 30 marzo 2009 alle 20:15
Autore: Christian Liotta
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