Mario Sconcerti analizza la partita di ieri sul Corriere della Sera: "Sono stati decisivi i cambi di Ranieri, prima Vucinic, poi addirittura due uomini (Baptista e Brighi) negli ultimi 5 minuti. Ha voluto fortemente non un cambio di facce, ma un cambio di ritmo. E l'ha ottenuto. Un'Inter normale, né buona né brutta, solo un po' annoiata e piena di errori in mezzo al campo, comunque in grado di controllare tranquillamente la partita, da quel momento ha lasciato il gioco nelle mani dell'avversario. Il gol è stato bello, ma non è stato frutto di un colpo individuale. La Roma recuperava palloni su palloni ormai da molti minuti. E l'Inter si era rassegnata a lasciarglieli nella convinzione che il tempo fosse scaduto. La Roma in sostanza prende più di quel che merita, ma non ruba niente.

L'Inter ha dominato per larghi tratti lasciando la Roma a costruire inutilmente il gioco palla a terra. Non c'è mai stata un'azione pericolosa della Roma, ma molti disagi, questi sì. La partita l'hanno persa Coutinho e Sneijder, Cambiasso e Stankovic, Eto'o, i loro ultimi minuti passati a guardare l'avversario. Un'Inter quasi leziosa, meno concreta, che adesso si risveglia con tutti gli avversari addosso, primo fra tutti il Milan. La stessa Roma dà cenni di inseguimento. 

Nell'Inter è mancata forza fisica alla fine. Troppo leggero Coutinho, stanco Sneijder, sfinito Cambiasso, un po' vago Eto'o. Il pareggio è sempre rimasto il risultato logico, ma attaccanti e centrocampisti non ce la facevano più a tenere alta la palla. Manca un attaccante di riserva, manca non c'è dubbio, Balotelli, anche se non è da quel vuoto che arriva la sconfitta".

Sezione: News / Data: Dom 26 settembre 2010 alle 13:44 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Guglielmo Cannavale
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