Philippe Coutinho ha rilasciato, a La Gazzetta dello Sport, la sua prima intervista ad un quotidiano nazionale. Il 18enne di Rio de Janeiro, svelto di testa e brasiliano dal carattere europeo, come ama dire Rafa Benitez, è pronto a stupire la tifoseria nerazzurra, conquistare il tecnico e magari far sua la nazionale brasiliana. Il campioncino si presenta tra promesse di lavorare duro e soprattutto di non pensare affatto alle discoteche: “Lo dissi nella conferenza stampa: sono un tipo tranquillo, mi piace lavorare e non butterò al vento questa opportunità. Sono cresciuto in una zona povera e conosco i veri valori come la famiglia. A Magueria ho conservato le mie amicizie e li abita la mia ragazza, Aine”.

All’Inter il Brasile è di casa: “Julio Cesar e Maicon li ho già conosciuti due anni fa quando venni in Italia. Incontrerò Lucio per la prima volta. E’ pazzesco, sarò di fianco a della gente per cui ho sempre tifato”. Primo impatto con l’Inter: “Ottimo. Si respira un’aria particolare. Sono in un grande club con strutture all’avanguardia per farmi crescere e lavorare. All’Inter sarò sempre seguito”. Proprio come fa capitan Zanetti: “E’ un esempio. Ha vinto tutto ma è sempre rimasto umile”. Con la partenza di Balotelli, l’Inter potrebbe puntare su di lui: “Sono davvero stimolato. Mi sento pronto e a disposizione del tecnico, anche se sono qui per imparare”.

Si passa alle discussioni tattiche; ecco che tipo di giocatore è: “Gioco dietro le punte in un 4-2-3-1, come Sneijder, oppure posso partire da sinistra. Proprio come Ronaldinho. Devo migliorare fisicamente. In Italia si punta molto sul fisico, anche se si picchia pure in Brasile”. Careca dice di averlo paragonato a Zico, ma lui declina, dicendo che è presto per fare paragoni. Una domanda su Pato: “Un fenomeno. Già a 17 anni era un campione in Brasile e poi si è adattato al meglio al calcio italiano. Un modello”. Il suo sogno: “Vincere con l’Inter per essere ai Mondiali del 2014. Mi piacerebbe giocare in attacco con Neymar e Pato. Sarebbe grandioso”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 25 luglio 2010 alle 09:44 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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