Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Davide Santon ha parlato a tutto tondo, dagli esami di maturità al ginocchio che lo ha tenuto fuori un sacco di tempo, dalla fiducia dell’Inter in caso di partenza di Maicon alla nuova nazionale di Prandelli, della quale dovrebbe essere un punto fondamentale. E’ stato un anno duro per Davide; doveva essere l’anno della consacrazione, ma l’infortunio in Nazionale Under 21, dello scorso novembre ha complicato il suo cammino: “Ho avuto il timore di non poter giocare mai più. E’ stato difficile il recupero dalla prima operazione al menisco, visto che il ginocchio si gonfiava sempre dopo ogni sforzo fatto. Così ho deciso, a malincuore, di chiudere la stagione anzitempo. Avevo sentimenti di rabbia e malinconia nel vedere vincere i miei compagni. E’ stato davvero duro vedere la squadra vincere e non dare una mano. Io ero sempre in palestra, ma testa e cuore erano in campo. Sono comunque felicissimo per il presidente, i compagni e la squadra ma è normale che mi senta così per non aver partecipato alla festa”. Capitolo nazionale, l’amore per l’azzurro non viene mai meno: “Sono davvero felice che venga accostato ai colori azzurri. Sarebbe bello per me e Mario farne subito parte. Sogno l’azzurro ed una grande stagione con la maglia dell'Inter”.

Una maglia nerazzurra che potrebbe essere sua grazie all’addio di Maicon: “Maicon parte? Non so nulla. In ogni caso sono pronto a scendere in campo ogni volta che serve. D’altronde voglio la maglia da titolare”. Mourinho lo criticava per una vita un po’ dedita al divertimento: “Ho fatto degli errori dai quali ho imparato. Facciamo un lavoro importante ed abbiamo onore e fama. Poi un ragazzo, speciese 18enne, sbaglia ma poi deve imparare a rimediare presto”. Capitolo allenatori, Benitez: “Ho visto la sua conferenza stampa e devo dire che mi è piaciuto. Lo conoscevo solo di fama e so che in passato mi volevo. Sono pronto”. Gratitudine per Mourinho, colui che lo ha lanciato: “Gli sarò sempre grato. Mi ha dato una maggiore personalità e soprattutto la cultura del lavoro, l’allenarsi ed il vivere al meglio la settimana di lavoro ed evitare distrazioni. Con lui chi lavorava male era fuori”. Su Balotelli: “Mario è migliorato. Sappiamo che quest’anno ci giochiamo tanto”, ma prima la maturità. Bene le prime due, più difficile la terza, Davide chiuderà oggi con la prova orale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 29 giugno 2010 alle 08:53 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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