Gentile Signor Mourinho, il giorno dopo il suo ennesimo trionfo (ennesimo anche per l’Inter) il presidente Moratti ha dichiarato che “Lei lo ha sorpreso,che potrebbe restare all’Inter ma vuole una sfida, è in cerca di una sfida”. E pensa di trovarla a Madrid la sfida? Pensa di trovarla in una squadra attrezzata per vincere tutto dove qualsiasi allenatore potrebbe vincere tutto per un quinquennio (escluso Pellegrini, anche Ferrara e Ranieri)? Pensa di trovare la sfida nella società più organizzata del mondo dove tutto è programmato, dove tutto è pianificato, dove la vestono e le assegnano il ristorante (vero don Fabio?), dove le danno l’auto con autista, la villa con piscina e tavernetta, il college per il suo fantastico figlioletto, dove c’è chi fa la spesa per sua moglie? E’ là che pensa di trovare la sfida?

Signor Mourinho, Lei mi delude. Ma non si è accorto che la sfida ce l’ha già? Non ha compreso che i 100.000 di piazza Duomo e i 50.000 insonni di San Siro sono la sua sfida? Dica loro che è pronto per il secondo triplete e li sfidi a rifarlo. Non ha compreso che la sua sfida è portare Zanetti a 762 partite (62 saranno quelle della prossima stagione)? Non si è accorto che la sua sfida è Mario Balotelli? Troppo facile lasciarlo solo proprio ora che ha iniziato ad imparare. Non ha visualizzato che la sua sfida è proibire a Lucio di superare la metà campo palla al piede e insegnare a Zanetti almeno un dribbling dopo 80 metri di corsa? Non si è avveduto che Eto’o vuol ritornare a segnare almeno 20 gol a stagione e che Pandev deve apprendere come stare a centrocampo? E Muntari? Non la stuzzica la sfida di farlo giocare 90 minuti senza un cartellino giallo? E Materazzi? Non vuole che si faccia un tatuaggio su di una chiappa con scritto Champions 2011?

Suvvia Signor Mourinho non mi venga a dire che la sua sfida è il passo doble di Cristiano Ronaldo che di doble fa solo visita a due nights per sera. Non mi dica che la sua sfida è insegnare le uscite a Iker Casillas? E con chi fermerà Messi con Albiol e Arbeloa?Ahi ahi Signor Mourinho. E dove troverà la sfide verbali con Ranieri e Mazzarri, Lo Monaco e Lippi? Con Guardiola? Che è così educato e silenzioso che spesso gli arbitri che dirigono il Barça chiedono dov’è l’allenatore. La sua sfida è l’Inter, la squadra pazza, quella capace di perdere con una formazione di Cipro, pareggiare con gli uzbeki, rischiare con i maltesi e farsi beffa dei campioni d’Inghilterra, Spagna e Germania. Queste sono le sue sfide Signor Mourinho. Quella di Madrid è già programmata, quella nerazzurra ancora tutta da scrivere.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 25 maggio 2010 alle 09:15
Autore: Massimo Carboni
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