A fine partita Josè Mourinho in lacrime ha parlato dopo la vittoria al Barça: "Ho una squadra di eroi. Una squadra dove tutti hanno sputato il sangue. Loro volevano lasciare la pelle, noi abbiamo lasciato il sangue. Complimenti a tutti, a chi ha giocato, chi non ha giocato, a tutti i nostri tifosi, il Barcellona ha fatto la festa prima.Qualche illuminato si è inventato questa storia delle magliette, della storia da raccontare ai nipoti, ma a quel punto abbiamo capito che erano in difficoltà, che avevano paura e in questo giorno incredibile abbiamo vinto noi. Ora chiedo ai nostri tifosi uno sforzo: voglio tutti all'aereoporto. Anche se domani si lavora, venite da questi ragazzi spettacolari. Voglio i tifosi a Roma, perchè contro la Lazio giocheremo una finale, e poi anche il 5 maggio contro la Roma. I nostri tifosi sanno quanto è stata difficile questa impresa: contro il Barcellona già in 11 è difficile, in 10 è la storia.

Questa sconfitta per 1-0 è la più bella della mia vita, ma penso che dovevamo pareggiare 0-0, siamo stati di un altro mondo. Julio Cesar è stato grande, loro hanno lasciato la pelle, noi il sangue. Questa è la realtà. La mia gioia? Ho già vinto la Champions, ma è stato più bello di quando ho vinto la Champions con il Porto 3-0 la finale. Oggi purtroppo non potevo giocare io, perchè avrei lasciato pure io il sangue su questo campo, sono scarso ma avrei sofferto con gli altri. Loro si aspettavano di vincere, a San Siro li abbiamo sorpresi, ma poi penso che quando abbiamo visto le maglie e tutto il casino abbiamo capito che avevano paura, erano in difficoltà. Forse in 11 avremmo vinto, o l'opposto, però prima della partita l'infortunio di Pandev poteva tradirci. Chivu è stato spettacolare, anche tutti gli altri, fantastici dopo il rosso a Motta. L'acqua del Camp Nou dopo la partita? Per pulire il sangue...

Ora siamo arrivati a Madrid, però giocare quattro volte contro Barcellona e Chelsea è stato storico. Ora possiamo vincere o non vincere, però in questo momento l'Inter è una squadra di dimensione europea. Io pensavo impossibile di poter trovare un'empatia simile a quella con i tifosi del Chelsea, ma con gli interisti ho trovato un'empatia ancora maggiore. Mi piace l'Inter, mi piacciono i miei giocatori, ma il calcio italiano non mi piace assolutamente. Se resterò all'Inter? La mia direzione non è questa, la mia direzione è Roma, Chievo, Siena e poi la partita di Madrid. I miei indici alzati? Erano per la nostra gente, sentivo i nostri tifosi e non li vedevo, era tutto per loro perchè hanno avuto il coraggio di venire qui con questo entusiasmo, in molti andranno a casa e non potranno parlare, mancherà loro la voce...
Ora dimentichiamo per un attimo la Champions, dormiamoci su e rituffiamoci nel campionato.

Messi è Messi, un talento incredibile, un giocatore di un'altra galassia, però hanno giocato non con la loro forza che è il calcio, ma hanno giocato senza fair play: dentro e fuori il campo non c'era fair play. Noi alle 4 della mattina non potevamo dormire, abbiamo chiamato la polizia alle 23.30 e sono arrivati le 3. E poi? Il giorno della partita arriva la polizia a far pagare le tasse ad Eto'o del 2005, quando lui ogni 15 giorni è qui. Non esiste il fair play. Io però ho una garanzia: tutti gli anni gioco contro il Barça, e ho la garanzia che torno. Ogni volta che vengo qui succede qualcosa: il rosso a Motta non è nuovo per me, ma già mi accadde con Drogba, ma la squadra sapeva cosa fare. Io a Motta non ho detto nulla nell'intervallo, ho spiegato solo alla squadra cosa fare, non di ciò che era accaduto. Ora davvero, venite tutti all'aereoporto, ma se non potete venire a Roma contro la Lazio, che è meglio. L'arbitraggio di De Bleckeere in generale? Non lo giudico. Ho detto prima della partita che quando i giocatori aiutano l'arbitro è facile per lui, ma quando vogliono complicarlo è difficile. Oggi è stato così, chiedere un rigore è stato il massimo".

Poi, si parla di Balotelli: "Era in panchina perchè se loro andavano avanti poteva essere utile, ma non avrei mai messo lui in altri momenti, perchè ho bisogno di gente che corra, che ci metta il cuore".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 28 aprile 2010 alle 22:48 / Fonte: FcInterNews.it
Autore: Fabrizio Romano
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