Battesimo islandese per l'Inter 2.0 targata Walter Mazzarri. Il tecnico non si fida dell'insidia Stjarnan e decide di schierare in campo a Reykjavik un 3-5-1-1 che vede Icardi unica punta e la fantasia di Kovacic ed Hernanes al potere a centrocampo. I padroni di casa rispondono con un 4-2-3-1 che di fatto si trasforma in un 5-4-1 in fase difensiva. Nove giocatori in realtà dietro la linea della palla e Inter subito arrembante alla ricerca di sbocchi che fatica a trovare. Botta si abbassa e svaria su tutto il fronte, ma è poco incisivo nell'attaccare gli spazi, mentre Maurito è solissimo lì davanti. Kovacic e Hernanes tentano invano di giostrare una manovra, supportati dalla copertura del metronomo M'Vila, ma la chiave del match è sulle fasce. Se da un versante Jonathan fallisce sullo splendido filtrante del numero 10 croato, dall'altra Dodò si rivela presto decisivo. Il vantaggio dei nerazzurri nasce dall'ennesima offensiva del brasiliano: palla spizzata in area da un difensore, tutto fin troppo facile per Icardi che al primo tiro in porta firma il suo primo sigillo in campo europeo. La prima frazione di gioco dice: 75.4% di possesso palla in mano all'Inter, il restante 25,6 per l'innocua formazione di Sigmundsson.

Ripresa che si apre con il raddoppio di Dodò: sgroppata stavolta dalla destra di Jonathan, l'ex romanista è puntualissimo sul secondo palo. Il ritardo di condizione alla lunga si fa sentire e lo Stjarnan guadagna coraggio a mezz'ora dall'intervallo con la prima grande chance sui piedi di Bjorgvinsson. In ritardo l'esterno sinistro brasiliano, che nella fase difensiva dimostra di avere ancora qualche limite. Mazzarri si gioca quindi la carta Osvaldo, fuori Botta che nonostante l'impegno messo in campo è imperfetto nei movimenti offensivi. Con l'ex Southampton, la squadra acquista peso in attacco, mantiene palla e va vicinissima al terzo gol. Gli islandesi rispondono inserendo due punte fresche, Toft e Johansson, il modulo diventa un più scolastico 4-4-2. Lo Stjarnan si fionda in attacco sperando di riaprire la partita, Mazzarri manda in campo forze fresche con D'Ambrosio e Kuzmanovic (escono Jonathan ed Hernanes). Proprio da una iniziativa dei due neo entrati il tris che chiude il match e anche il discorso qualificazione. Test superato per un'Inter non ancora al meglio e che attende di misurarsi con avversari di altri ranghi.

Sezione: L'angolo tattico / Data: Gio 21 agosto 2014 alle 02:30
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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