Gli Stati generali in quel di Washington dei nerazzurri sono durati quasi dieci ore: si è parlato di futuro, ma il summit è servito anche a migliorare l'intesa tra le componenti societarie. L'incontro che ha tenuto dalle 9 alle 19 di lunedì seduti intorno allo stesso tavolo gli elementi che ricoprono i ruoli chiave della società, ricorda il Corriere dello Sport, è sembrato una cosa anomala non solo per l’Inter del passato, ma anche per tutti gli altri club italiani. L’indonesiano ha riunito proprio tutti i protagonisti  il suo consigliere Nicola Volpi, la sua assistente Susie Hatadji, il CEO Bolingbroke, il dg Fassone, il vice presidente Zanetti, il direttore commerciale Ricci, il direttore dell’area amministrativa e finanziaria Williamson, il ds Ausilio, il direttore marketing Claire Lewis, il direttore delle sponsorizzazioni internazionali Dan Chard, il responsabile del settore giovanile Samaden, il direttore della pianificazione strategica Van Huuksloot, il responsabile Real Estate Ferrara, il responsabile della biglietteria Innocenti e il responsabile dei rapporti con i media Crippa, concedendo loro interventi da 25-30 minuti ciascuno, rigorosamente in inglese. 

In questo incontro, il numero uno nerazzurro ha parlato poco (all’inizio e alla fine), svela il quotdiano romano, ma ha ascoltato tutti con attenzione. L'indonesiano, tra l'altro, aveva già trasmesso le sue idee con una mail inviata una quindicina di giorni fa a tutti i dipendenti per presentare Bolingbroke. Aveva chiesto spirito di squadra e lavoro duro, promettendo gratificazioni ai più meritevoli. 

Sezione: Rassegna / Data: Mer 30 luglio 2014 alle 08:57 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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