Piatto forte della puntata di domani sera de "Le Iene", in programma su Italia Uno, sarà una lunga intervista all'attaccante dell'Inter Mario Balotelli. SuperMario affronta nel corso dell'intervista tante tematiche, su tutte quella dei cori razzisti ai quali spesso è soggetto. Lui prova a dare una spiegazione: "Io sono italiano e cercano di prendersela su questa cosa della pelle, ma io sono italiano, loro lo sanno. Quale è la soluzione? Non lo so mica… io sono una parte piccola di questo mondo. Non posso cambiarlo. Non dico che sarà sempre così, però comunque credo che stia migliorando. Anche se dall’inizio alla fine mi fanno queste cose, io non mi fermerei. Se invece li fanno ad un altro giocatore e lui vuole fermarsi, se avessi il potere allora fermerei le partite o farei giocare a porte chiuse. Comunque, secondo me è solo un modo per intimidire”. Comunque, ben altre cose fanno infuriare l'asso nerazzurro: "Mi arrabbio se mi rigano la macchina, o quando mia madre non mi fa parlare al telefono, o quando sono fuori e qualcuno grida qualcosa di brutto a me o a chi mi sta vicino". Balo parla anche del suo rapporto con José Mourinho: "Lui mi ha preso molto bene, però, appunto perché mi ha preso molto bene litighiamo spesso” e poi aggiunge “non va sempre bene, però mi vuole bene”.

Mario è personaggio che fa discutere per tanti motivi, anche per la sua dichiarata fede rossonera, sulla quale fa una precisazione: "Io non tifo niente… però da piccolo tifavo Milan. Adesso non tifo niente, gioco per l’Inter e vinco per l’Inter. Voglio precisare che sono andato a “Milan-Manchester” per vedere una grande partita, non per vedere il Milan” Quando gli viene chiesto del perché non esulta dopo aver segnato un gol, Balotelli ammette: “Io ho detto che esulterò alla finale dei Mondiali. Però aggiungo che esulterò anche alla finale di Champions perché il mio sogno è sempre quello di segnare in una competizione importante all’ultimo minuto. E magari non giocare dall’inizio, di entrare, segnare e vincere". Suo grande amico e consigliere è Antonio Cassano: "Mi ha dato dei consigli l’anno scorso o due anni fa. Era il periodo in cui non giocavo. Mi diceva di stare tranquillo, che gioco in una grande società, che il mister mi vuole bene e mi diceva che gli sarebbe piaciuto giocare con me, così mi avrebbe messo a posto lui”.

Quando gli viene chiesto come si fa a diventare il numero 1, SuperMario afferma secco: “Impegnandosi, lavorando in allenamento, cercando di migliorare sia le cose facili che quelle non impossibili, ma quasi. Cioè, una cosa che magari ti esce una volta bisogna fare in modo che ti esca più volte. Bisogna allenarsi tanto, e poi giocare. Io non dico giocando da titolare, ma comunque giocando. È lì che migliori. Perché una cosa che provi in allenamento se non la provi la domenica non serve a niente..”. Infine Mario scommette una cena con la Iena Rosario Rosanova sulla sua convocazione ai Mondiali.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 02 marzo 2010 alle 16:48 / Fonte: FcInterNews.it - Mediaset
Autore: Christian Liotta
vedi letture
Print