Il Sole 24 Ore di oggi pubblica un articolo dedicato al futuro stadio di proprietà dell'Inter, con annessa anche una prima 'preview' del progetto. Il nuovo impianto nerazzurro sarà da 60mila posti, e la prima partita dovrebbe essere giocata nel 2014. Sono due le aree individuate per la collocazione: quella di Settimo Milanese, dove sorge il Parco di Trenno, e quella di Piazzale Perucchetti, dove attualmente si trova la caserma Santa Barbara. L'Inter in questo caso potrebbe inserirsi nella procedura di riassegnazione delle aree militari che verranno dismesse grazie all'accordo firmato a maggio scorso dal ministero della Difesa e dal Comune. Ma Nicholas Gancikoff, l'incaricato della Sport Investment Group per coordinare le operazioni progettuali, mantiene il massimo riserbo: "La zona è top secret, ci sono trattative in corso, si devono evitare speculazioni". Svanite, invece, le ipotesi Rho-Pero, Pioltello e San Siro zona ippodromo.

L'idea del presidente Massimo Moratti è quella di un impianto da vivere 365 giorni l'anno, che possa garantire quegli introiti da stadio che finora fanno difetto a tutte le società italiane e che invece rappresentano il fiore all'occhiello dei club stranieri, inglesi in primis. "La società vuole lo stadio nuovo – aggiunge Gancikoff –, il progetto va avanti. I riferimenti sono l'Allianz Arena di Monaco e l'Emirates stadium di Londra, ma facendo diversi passi in avanti in ambito tecnologico, di comfort e sicurezza, con un alto livello dei servizi: sarà un polo d'attrazione e interazione per tutti i tifosi". Ci saranno ampi spazi per la ristorazione, commerciali, per l'intrattenimento, con una società ad hoc creata per la promozione di eventi. "L'impatto visivo sarà molto importante, il design innovativo, tanto da diventare un simbolo della modernità a Milano", promette infine Gancikoff.

In conclusione, pare quasi certo l'impiego del 'brand naming' per la denominazione dello stadio, creando un ulteriore gettito di introiti. La dedica, invece, dovrebbe essere una partita a due fra Angelo Moratti e Giacinto Facchetti, ma non è esclusa l'ipotesi della scelta doppia.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 20 gennaio 2010 alle 18:15 / Fonte: Il Sole 24 Ore
Autore: Christian Liotta
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