I colori nerazzurri sono amatissimi anche nel paese di Babbo Natale, in Lapponia. Inter.it ha infatti trovato l tifoso nerazzurro più a nord del mondo, un tifoso (reale) residente dalle parti di Babbo Natale. All'invito virtuale, inviato attraverso il mondo globale on line, ha risposto Christer Lundmark che, come illustrano le fotografie che gentilmente ha inviato, ha trovato il rimedio perfetto per vincere il freddo (può arrivare sino a -45): si scalda davanti al fuoco della passione nerazzurra.

Originario di Malå, un paesino di 2.500 abitanti nella parte svedese della Lapponia, Christer, 25 anni, insegna biologia, fisica e chimica in una scuola superiore ad Arvidsjaur, cittadina che dista 75 chilometri dalla sua casa. Nel tempo libero ama giocare a hockey sul ghiaccio e a calcio, sognando il nero e l'azzurro.

Lundmark, come è nata la passione per l'Inter?

"Sono un tifoso del calcio italiano sin dalla Coppa del Mondo del 1994. Ho comprato una maglia di Roberto Baggio e sono diventato un suo grande fan. Nella metà degli anni novanta un canale televisivo svedese ha inziato a trasmettere la serie A ogni settimana ed io guardavo tutte le partite. Più le guardavo, più mi piaceva l'Inter. Youri Djorkaeff e Marco Branca erano grandi giocatori e iniziai a tifare per loro, e quando Baggio siglò il contratto per il club nel 1998 sono diventato un grandissimo appassionato dell'Inter."

Che significato dà all'Inter?

"La vita di un tifoso dell'Inter è paragonabile alle montagne russe. Ogni partita è piena di emozioni. Un minuto voli alto, e il minuto dopo tocchi il fondo. Ma io non la vorrei diversa. Penso che meritiamo pienamente tutti gli scudetti vinti negli ultimi anni, dopo tutte le delusioni all'inizio di questo decennio. L'Inter è una grande parte della mia vita. Sono stato ore e ore su internet a leggere informazioni, registravo le grandi partite e le guardavo quattro o cinque volte. Sono emotivamente coinvolto delle partite, e posso sentirmi felice, triste o amareggiato per un paio di giorni. Ovviamente dipende dal risultato".

Ci sono altri tifosi dell'Inter nella zona della Lapponia dove vive?

"No, che io sappia. Dove vivo io, la maggior parte della gente tifa per le squadre inglesi, quindi sono uno dei pochi che guarda regolarmente il campionato italiano. C'era tanta gente che guardava le partite dell'Inter quando c'era Ibrahimovic, ma li chiamerei più tifosi di Ibrahimovic che tifosi nerazzurri".

Mai stato allo stadio "Giuseppe Meazza"?

"Nel 2002 ho iniziato a frequentare un sito web chiamato Svenska Fans e lì ho incontrato persone veramente matte per l'Inter come me. Ora Svenska Fans è diventato un sito grandissimo, coinvolgendo appassionati di calcio in tutta la Svezia. Alcuni di noi hanno iniziato a pensare di andare a Milano a vedere una partita dell'Inter. Alla fine, eravamo in dieci e abbiamo visto due partite: prima una vittoria per 6-0 sulla Reggina e poi una sconfitta per 5-1 contro l'Arsenal in Champions League. Ancora una volta, abbiamo provato con l'Inter l'emozione delle montagne russe. Abbiamo deciso di fondare un club di tifosi interisti svedesi e l'abbiamo chiamato Nerazzurri Svedesi. Un paio di anni dopo, io e altre 49 persone abbiamo viaggiato fino a Milano in pullman per guardare una partita terminata 0-0 tra Inter e Chievo. Il viaggio in pullman da Stoccolma a Milano è lunghissimo, sono 2500 chilometri, ma io ne ho fatto uno ancora più lungo perchè da Malå, il mio paese, a Stoccolma, ci sono altri 1000 chilometri. Al ritorno, quando il pullman ha raggiunto il confine svedese a Malmö, il presidente del fan club mi ha detto: 'Okay Christer, ora hai solo 1500 chilometri fino a casa'. Ma è stata una bellissima esperienza e in quei tempi avrei fatto qualsiasi cosa per vedere l'Inter dal vivo. Dimenticavo, ho visto giocare l'Inter un'altra volta. Nel 2000 quando hanno affrontato la squadra svedese dell'Helsingborgs IF nel turno preliminare della Champions League qui in Svezia. Ma meno parlo di quella gara, meglio è... ".

Chi sono, ora, i tuoi giocatori e perchè?

"Risposta difficile, perchè il mio tifo è rivolto a tutta la squadra piuttosto che un particolare giocatore. Ma è difficile non dire Javier Zanetti. Lui c'è fin da quando ho iniziato a tifare Inter e mantiene sempre un livello molto alto di gioco".

La sua formazione di tutti i tempi?


"Giuseppe Meazza, Ivan Zamorano e Lennart 'Nacka' Skoglund in attacco; alle loro spalle Lothar Matthäus con Diego Simeone e Youri Djorkaeff per un centrocampo molto offensivo. In difesa, Giacinto Facchetti a sinistra, Giuseppe Bergomi e Ivan Cordoba centrali, Javier Zanetti a destra; in porta, Walter Zenga"

La partita indimenticabile?

"L'incredibile partita contro la Sampdoria della stagione 2004-05. L'Inter perdeva 2-0 con un paio di minuti ancora da giocare. Oba Martins, Bobo Vieri e Alvaro Recoba hanno ribaltato il risultato. E la Pazza Inter aveva colpito ancora. Non dimenticherò mai il commento di Roberto Scarpini. Incredibile, bellissimo: che emozione!"

Da tifoso dell'Inter che cosa hai chiesto, per il Natale 2009, al vicino di casa Babbo Natale?


"La Champions League non sarebbe male... ".

Sezione: Curiosità & Gossip / Data: Ven 25 dicembre 2009 alle 13:22 / Fonte: Inter.it
Autore: Fabrizio Romano
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