“Io voglio segnare. Sono un attaccante, vorrei sempre segnare”. Domani al Meazza andrà in scena Inter-Atalanta e sarà la partita soprattutto di Marko Livaja. Possibile titolare dei bergamaschi così come, probabilmente, sarebbe stato lo stesso anche per Stramaccioni, vista la moria di attaccanti che ha colpito Appiano Gentile. Alla Gazzetta dello Sport, il giovane croato parla così.

Livaja, quanta voglia ha di giocare questa partita?
“Tantissima. Grande stadio, grande avversaria, grande pubblico. Tutti vorrebbero giocare partite così. Ma io mi diverto anche se sfido il Siena...”.

Colantuono le ha fatto fare un turno di stop per motivi disciplinari.
“Ammetto di aver sbagliato. L’allenatore ha fatto bene a non convocarmi per la Sampdoria. Ho chiesto scusa a tutti, ora la storia è chiusa”.

All’Inter s’è fatto male anche Palacio.
“E mi dispiace molto per lui. Secondo me è uno dei migliori attaccanti del campionato, è uno che dà profondità e segna tanto. E mi ha aiutato molto quando eravamo compagni. Senza di lui, l’Inter perde tanto”.

E invece degli attaccanti nerazzurri a disposizione sono rimasti solo Cassano e Rocchi. L’Inter la rimpiangerà...
“Io posso solo dire che sono felice all’Atalanta, i primi tre mesi sono stati bellissimi. L’Inter mi rimpiangerà? Non credo, ha tanti grandi giocatori, a partire da Cassano e Guarin”.

Si aspettava che Stramaccioni desse più spazio ai giovani nella sua gestione?
"Ma l’ha fatto. Io, Longo, Bessa, Duncan... Ha portato sei-sette ragazzi in prima squadra. Io posso solo ringraziarlo, perché mi ha aiutato tanto. Arrivai all’Inter dopo 6 mesi a Cesena in cui praticamente non avevo mai giocato. Lui mi fece subito titolare della Primavera, e vincemmo tutto. E poi mi portò in prima squadra”.

E allora perché ha lasciato l’Inter?
“Perché la situazione attuale, con tutte queste assenze in attacco, non è la stessa di gennaio. Allora c’erano sei-sette attaccanti davanti a me. Così quando ho saputo dell’offerta dell’Atalanta l’ho presa al volo. Qui posso giocare, che è la cosa più importante per me: ho già fatto 6 partite, alla fine saranno 12 o 13. Non poche per un ragazzo di 19 anni”.

Kovacic ne ha 18, ex Hajduk Spalato come lei.
“Lo conosco bene. Giochiamo insieme nelle Under della Croazia da quando abbiamo 14 anni. L’Inter lo ha pagato tanto, ma è fortissimo”.

Come Handanovic.
"Per me è tra i primi tre portieri al mondo. E non lo dico solo perché è mio amico. Se c’è uno che non vorrei contro, è lui. Ma quando sono arrivato all’Atalanta gliel’ho promesso: quando ti vedo, ti faccio gol”.

Nel caso, esulterà?
“No, ho ancora troppi amici nell’Inter”.

Di certo non avrà paura di San Siro.
“Non sarò l’unico, abbiamo tanti giocatori che hanno già vissuto stadi e partite così. E se giochiamo da Atalanta, possiamo vincere”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 06 aprile 2013 alle 09:19 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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