Quattro schiaffi e poco altro. Ossa rotte per l'Inter dopo la batosta di Firenze, inutile nascondersi dietro un mea culpa dell'allenatore o qualcosa di simile. Nessuna attenuante. E l'ipotesi del mercato che ritorna ciclicamente. Perché da quando Diego Milito si è fatto male, continuano a circolare nomi a raffica da poter acquistare subito come punta di scorta fino a giugno. "Non c'è un profilo ideale, ma se dovesse esserci un'occasione la valuteremmo. Per adesso, no", ha spiegato ieri il d.s. Piero Ausilio. E non poteva essere più chiaro, perché la situazione è questa: i dirigenti stanno sfogliando le liste e nessun nome esalta particolarmente, al punto di essere subito decisivo o comunque utile. Comprare tanto per farlo non ha senso, Rocchi è già potuto bastare.

E in più, c'è un altro problema. Perché come scrivono in Olanda, quello che La Gazzetta dello Sport ha definito l'unico nome veramente valutato dall'Inter in queste ore, ovvero Ruud Van Nistelrooy, non sarebbe convinto di tornare al calcio giocato. L'ex punta di Manchester United e Real Madrid tra le altre, infatti, si sta allenando ma non ha nei suoi piani il rientro immediato in campo, né tantomeno in una tipologia di avventura come quella dell'Inter. Preferenza a mete esotiche e ricche, insomma. Una pista quindi difficile, come quella che porta a John Carew per lo stesso motivo. Altri nomi, per il momento, neanche sondati.

In più, c'è il fattore Massimo Moratti: il presidente è arrabbiato per il rendimento della squadra, è rimasto molto deluso dal crollo contro la Fiorentina e non ci sarebbe proprio il massimo della voglia nell'acquistare un altro giocatore che non rientrerebbe neanche nel progetto futuro. Insomma, tutte le strade portano a un'Inter che resti così. Ma se non si cambierà marcia, avanti in questo modo non si potrà andare.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 18 febbraio 2013 alle 14:31
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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