AUDERO 5 - Non può intervenire sul colpo di tacco volante di Fabbian, sul quale prega mentre è in volo: gli dei del calcio lo ascoltano perché la palla soffia non lontano dal sette. Fa da sé, al 27', quando deve respingere con i pugni un calcio di punizione diretto proprio all'ex nerazzurro. Per il resto, serata tranquilla, al limite della noia, fino al 112', quando nello spazio di un amen si trova a raccogliere due palloni in porta: prima buca l'uscita su un corner e si fa infilzare da Beukema, poi si fa beffare dallo scavetto di Ndoye.
BISSECK 6,5 - Talmente a suo agio in questa posizione che gli bastano dieci minuti per fare la prima sgroppata, tagliando in diagonale il campo dopo essersi portato avanti il pallone con un preziosismo che la gente di San Siro dimostra di gradire. Non smette mai di dare il suo apporto da terzino aggiunto, anche con discreta tecnica come nella circostanza in cui manda in area Lautaro per concludere. Dopo il giallo, che spende per un errore altrui, lascia il campo al rientrante Pavard nei supplementari (DAL 91' PAVARD 6 - L'appendice del supplementare gli permette di rimettere finalmente piede in campo dopo l'infortunio. L'unica buona notizia per l'Inter in una serata che è cambiata in peggio all'improvviso.
ACERBI 5,5 - Si concede giusto una fuga dalla sua zona di competenza, poi lascia fare ai compagni che riempiono in massa la metà campo del Bologna. Nella sua, di metà campo, di minacce neanche l'ombra per 110 minuti. Fino al secondo supplementare, quando Zirkzee lo scherza con un tunnel avviando l'azione del clamoroso raddoppio. L'emblema della serata.
BASTONI 6 - Si alterna spesso e volentieri a Carlos Augusto, visto che non c'è nulla da difendere. Crea sistematicamente la superiorità con le sue sovrapposizioni, arrivando anche al cross. Uno di questi viene cestinato malamente da Frattesi. (DAL 74' DIMARCO 6 - Subito intraprendente, anche approfittando dell'atteggiamento difensivo degli ospiti, riesce a incunearsi nell'area avversaria chiamando Ravaglia agli straordinari. Suo il cross che piove sulla testa di Carlos Augusto per l'1-0 tanto sospirato. Poi cambia tutto).
DARMIAN 6 - Ma quale turnover... Il computerino di Inzaghi si riprogramma sulla terza competizione della stagione, la Coppa Italia, e le prestazioni sono sempre quelle di una macchina senza difetti. Dove non arriva per mancanza di freschezza, ecco l'esperienza. O, se serve, sfodera il caro, vecchio fallo per fermare l'avversario.
FRATTESI 6 - Quando la palla spiove in area con un minimo di pericolosità, l'ex Sassuolo è sempre nei paraggi. Una spiegazione gli avversari non la trovano, ma una contromisura per impedirgli di trasformare quelle situazioni in gol sì: chiedere a Ravaglia, che verso la mezzora toglie dalla porta un suo tiro a colpo sicuro. In avvio di ripresa, il 16 fa tutto da solo lisciando malamente un rigore in movimento.
ASLLANI 6 - Gioca con una tranquillità di diversa da questa stagione. Si propone, non gioca mai a nascondino, anche se la sua regia non è sempre precisa. All'alba del secondo tempo, in posizione da trequartista, offre ad Arnautovic il pallone del vantaggio che non arriverà. (DALL'83' SENSI 6 - All'uomo degli ottavi non riesce il bis dopo il gol all'Empoli proprio sul gong dei regolamentari: tiro alto dopo una bella serpentina)
KLAASSEN 6 - Ci impiega nemmeno 8' a farsi notare, calciando di prima un pallone sputato fuori dall'area rossoblu: troppo centrale per Ravaglia. Forse anche ispirato dalla maglia orange che ha sulle spalle, dimostra di sentirsi a suo agio quando, dopo un bell'uno-due, fa correre Carlos Augusto verso la miglior chance dei nerazzurri nel primo tempo. Piano piano, diventa marginale, fino a cedere il posto al titolare del ruolo. (DAL 74' BARELLA 6 - Scossa elettrica pura a una squadra che ne aveva bisogno. Corsa e qualità al servizio dei compagni, fino a che si innervosisce troppo, forse intuendo che qualcosa sta cambiando).
CARLOS AUGUSTO 6 - Nella sua area, crea quel minimo di disturbo a Fabbian provocandone forse il leggero errore di mira. Quando ha campo, fa vedere la sua bravura in conduzione palla, arrivando a tanto così dall'aggiornare la casella degli assist, poi Ravaglia cancella tutto. Nella ripresa, come gli era accaduto in campionato, va vicino a fare un gol al Bologna. Al terzo tentativo, si leva la ruggine di dosso, come da esultanza successiva, incornando di testa alle spalle di Ravaglia il gol che vale il pass per i quarti. Dalle sue parti si sviluppa il 2-1.
LAUTARO MARTINEZ 6 - Porta in campo il verbo di Inzaghi, con un atteggiamento che fa capire che è vero che l'Inter 'tiene tanto alla Coppa Italia'. Non è mai fermo, il suo movimento è continuo, o in aiuto in compagni o per portare pressione agli avversari. Quando deve fermarsi, per battere il rigore in mancanza dello specialista Calhanoglu, però esegue male dagli 11 metri. Poco dopo non riesce a riscattarsi perché alza troppo la mira. Due errori che pesano nell'economia della partita. DAL 99' MKHITARYAN 6 - Ausilio l'ha definito il quinto attaccante in rosa. Oggi entra al posto di Lautaro, ma quando la gara è già sbloccata, quindi in teoria per gestire. Il problema è che poi il Bologna ne segna due)
ARNAUTOVIC 5,5 - Cicca il primo pallone utile in area bolognese senza far valere la legge dell'ex, rifiutando l'invito acrobatico di Lautaro su intuizione da rimessa laterale di Darmian. Un errore che può starci, a freddo. Difficile da spiegare, invece, quello della ripresa. Prima di tornare in panchina, con un tiro a giro deviato quasi stampa in porta il suo secondo gol all'Inter. (DAL 74' THURAM 6 - Offre più soluzioni del compagno che sostituisce, ma non da stasera. Si vede che ha un'altra cilindrata, pur senza innestare neanche la terza marcia).
ALL. INZAGHI 5,5 - La sua Inter, anche alla luce della forza dell'avversario, è decisamente migliore della precedenti due viste negli ottavi di Coppa Italia, il turno storicamente sempre più sofferto per i campioni in carica, almeno fino all'1-0. Il turnover, ragionato, gli dà indicazioni contraddittorie, perché la qualificazione questa volta non arriva e in più c'è da mettere in conto stanchezza extra nelle gambe.
BOLOGNA: Ravaglia 7; Corazza 5 (dal 76' De Silvestri 5,5), Beukema 6,5, Lucumi 6 (dall'99' Calafiori 6), Lykogiannis 6; Aebischer 5,5, Moro 6 (dal 69' El Azzouzi 5,5), Fabbian 6; Saelemaekers 6 (dall'84' Ndoye 6,5), Van Hooijdonk 5 (dall'84' Zirkzee 7), Urbanski 5,5. All. Thiago Motta 6,5.
ARBITRO: LA PENNA 5,5 - Sempre vicino all'azione, valuta bene i vari contatti in ogni zona del campo. Ma si perde un fallo di mano evidente di Corazza nell'area di rigore bolognese. Lo salva Serra che, dopo diversi secondi, richiama la sua attenzione per segnalargli la svista.
ASSISTENTI: Cecconi 6 - Zingarelli 6.
VAR: Serra 6,5.
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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