A qualche giorno dalle parole di Piero Ausilio durante la festa scudetto, quando ha parlato senza nascondersi "delle difficoltà che ci sono a fare certe operazioni di mercato in Italia" (LEGGI QUI), la Gazzetta dello Sport spiega nel dettaglio le parole del diesse nerazzurro e il motivo per il quale certi acquisti (quali i vari Gudmundsson e Zirkzee) risultano complicati. 

Negli ultimi anni, il club nerazzurro, dal 2019 in poi in modo particolare, ha effettuato operazioni di mercato in uscita soprattutto con club esteri, quantomeno per le grandi cessioni quali Icardi, Lukaku, Hakimi, Casadei, Brozovic, Onana, Gosens... Questo perché, come spiega la Rosea "in Serie A non ci sono molti club che hanno a disposizione determinate cifre". Questo genere di strategia però comporta inevitabilmente un limite anche nelle operazioni d'entrata poiché, avendo ceduto a cifre importanti giocatori maggiormente all'estero che in Italia l'Inter non dispone di un saldo positivo nella Camera di compensazione della Lega Serie A, che tiene conto della differenza tra acquisti e cessioni tra i club italiani, e "deve garantire l'operazione con una fidejussione bancaria", cosa non necessaria per gli affari oltreconfine. Un 'problema' non indifferente per un club come quello nerazzurro che negli ultimi anni ha sostenuto un mercato di 'autosostentamento'. "Le cifre per avere Zirkzee (60 milioni) e Gudmundsson (30 milioni più bonus) sono alte. Ecco perché Ausilio ha parlato delle difficoltà a chiudere certi affari in Italia" spiega la Gazzetta che però precisa: "Questo però non significa si tratti di operazioni impossibili" come certifica l'acquisto di Frattesi.

Il centrocampista classe 1999 fu infatti acquistato dal Sassuolo per 6 milioni "'coperti' dal cartellino di Mulattieri con obbligo di riscatto (a 27) al raggiungimento di una condizione 'facile' e scattata a inizio febbraio ovvero dopo il termine del mercato di gennaio" perché un ruolo chiave nel gioco delle fideiussioni è la formula che viene imbastita nelle operazioni. E proprio tenendo conto dell'operazione Frattesi la Rosea spiega i vantaggi che ha dato la formula utilizzata: "1) La scorsa estate Marotta non ha dovuto firmare fideiussioni; 2) La cifra degli ammortamenti nel bilancio 2023-24 non aumenterà perché i soldi spesi per i prestiti non finiscono tra gli ammortamenti; 3) La prossima estate dovrà "garantire" una cifra più bassa rispetto a quella iniziale (27 milioni invece di 33). Non necessariamente attraverso cessioni in Italia, ma con qualsiasi forma di ricavo (anche attraverso i diritti tv)".

Per concludere, dunque, per arrivare a Gudmundsson o Zirkzee l'Inter dovrà ingegnarsi ed eventualmente "lavorare su un doppio binario: la formula e l'inserimento nell'operazione di una contropartita tecnica. Oltre alla cessione di qualche giovane di valore".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 30 aprile 2024 alle 20:12
Autore: Egle Patanè
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